DOMANDE FREQUENTI
Puoi trovare alcune risposte alle domande frequenti di Termoidraulica Alpina
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FAQ
La caldaia a condensazione recupera e sfrutta tutto il calore contenuto nei fumi di scarico e del vapore acqueo trasformandolo in energia. A differenza della caldaia tradizionale, la caldaia a condensazione sfrutta una fonte energetica supplementare che altrimenti andrebbe dispersa nell’atmosfera.
La pompa di calore è un sistema molto efficiente alimentato elettricamente che, utilizzando fonti rinnovabili come l’aria, il terreno (dove si fa circolare un fluido termoconvettore attraverso un tubo) o l’acqua, produce aria o acqua sia calda che fredda che viene impiegata per scaldare gli edifici in inverno o raffrescarli in estate con pannelli radianti a bassa temperatura o sistemi ad aria a soffitto.
Lo scarico della condensa permette a l’acqua derivata dall’umidità presente nell’ambiente interno di defluire.
E’ un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore, nonché gli organi di regolazione e di controllo.
E’ un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore, nonché gli organi di regolazione e di controllo.
Per gli interventi di manutenzione e riparazione delle caldaie è prevista l’aliquota IVA al 10%.
L’Agenzia delle Entrate per chiarire qualsiasi dubbio circa il suo utilizzo ha specificato in un recente documento che ai sensi dell’articolo 7, comma 1, lettera b), della legge 23 dicembre 1999, n. 488, “le prestazioni aventi per oggetto interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 31, primo comma, lettere a), b), c) e d), della legge 5 agosto 1978, n. 457, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata” sono soggette all’imposta sul valore aggiunto con l’aliquota del 10 per cento..
Mantenere la temperatura secondo quanto indicato nel D.P.R. 412/93 ( nelle abitazioni la temperatura dovrà essere di 20°C con due gradi di tolleranza ) .
Ai sensi del D.legs. 192/2005 e successive modifiche ed integrazioni, tutti gli impianti devono essere manutenzionati con scadenze periodiche in funzione della potenza del generatore.
Fino al 31/12/2015 era necessario effettuare la manutenzione delle caldaie domestiche (autocertificazione), ogni 2 anni.
Dal 01 gennaio 2016 invece, con la nuova normativa:
1-non si parla più di autocertificazione ma di controllo di efficienza energetica. Controllo che deve essere effettuato sugli impianti termici di climatizzazione invernale e, NOVITA’ rispetto al passato, anche sugli impianti di climatizzazione estiva con potenza superiore a 12 Kw, in genere presenti in aziende, negozi, capannoni industriali.
2-è cambiata la normativa regionale per la periodicità dei controlli sia per le caldaie in appartamento sia per gli impianti centralizzati. La periodicità dei controlli è stabilita dalla Regione e può essere ogni uno, due, quattro anni a seconda della tipologia dell’impianto (norma che che uniforma leggi nazionali che a loro volta recepiscono normative europee).
A) Tutte le caldaie collocate in ambiente interno dovranno fare la revisione ogni 2 anni; tutte le caldaie collocate all’esterno (per esempio balconi terrazzi) più vecchie di 8 anni dovranno fare la revisione ogni 2 anni; tutte le caldaie esterne con età fino a 8 anni (dunque nuove e seminuove) dovranno essere controllate ogni 4 anni QUESTA E’ LA NOVITA’. Dunque (ed è l’unico caso) i possessori di caldaie nuove esterne che abbiano effettuato la revisione nel 2014 dovranno farla nel 2018.
B) Per gli impianti centralizzati, invece, di grande potenza e dimensioni, il controllo dovrà avvenire ogni anno.
C) La pulizia ordinaria (senza la prova di combustione) è invece prevista annualmente dalla casa costruttrice. Dunque oltre ai controlli di efficienza energetica, è necessario effettuare negli anni intermedi la manutenzione periodica della caldaia, secondo le scadenze indicate nei libretto d’suo e di manutenzione degli apparecchi.
D) I controlli consistono nella manutenzione degli impianti e nella prova di efficienza energetica da parte del proprio manutentore che, al termine, compilerà il rapporto di controllo e lo trasmetterà per via telematica alla Publies, la società che si occupa per conto del Comune di gestire il catasto degli Impianti Termici, accertare la validità dei rapporti di controllo, e verificare che gli impianti siano a norma.
E) Il controllo di efficienza energetica dell’impianto è obbligatorio solo:
NON SONO invece impianti termici i singoli scaldabagni, gli apparecchi mobili per il riscaldamento o il raffrescamento, quindi non installati in modo fisso alle pareti o al soffitto, e neppure i condizionatori da finestra anche se fissati alla parete o alla finestra stessa.